Guardia Sanframondi è un centro in provincia di Benevento noto per i suoi “battenti (a sangue)”.
Si racconta che tanto, tanto tempo fa, i buoi di un contadino intento a lavorare la terra si fermarono improvvisamente. Si iniziò a sentire uno scampanellio arrivare dalla terra. Il contadino cadde sulle ginocchia e dopo essersi rialzato corse a chiamare aiuto. Da lì a poco accorsero gli abitanti di quattro centri vicini. Scavando ritrovarono prima due campanelli di bronzo poi una statua della Madonna con in braccio il Bambinello. Provando a turno a sollevarla, la statua, non si muoveva di un millimetro dal peso. Gli abitanti di Guardia Sanframondi iniziarono a battersi il petto con una “spugnetta”, antico strumento di penitenza usato nel Medio Evo e composto da un pezzo circolare di sughero con tanti spilli conficcati, simile a quella in mano al Bambinello. Con il petto sanguinante, nove di loro, riprovarono a sollevare la statua che solo allora diventò leggerissima. Così si formò un corteo processionale che portò la statua a Guardia con il consenso dei tre altri centri.
Oggigiorno, ogni sette anni, nella settimana che inizia il lunedì successivo al 15 agosto, si celebrano i Riti di Penitenza in onore dell’Assunta. Per giorni si susseguono le processioni dei quattro rioni di Guardia. Ogni rione partecipa alla propria processione di Penitenza e, il giorno dopo, a quella di Comunione. Le processioni sono formate dai cosiddetti “Misteri”, dei quadri viaggianti rappresentati da figuranti in costume con abiti di ottima fattura e curati nei minimi particolari inclusi trucco e acconciature. Le processioni occupano le strade della città per ore, vivendo in un surreale silenzio interrotto solo dal giocherellare dei bambini di alcuni Misteri. Solo le processioni di penitenza di ogni rione sono seguite dai disciplinanti, penitenti che, vestiti di saio e cappuccio bianchi, si flagellano con la “disciplina”, altro antico strumento di penitenza composto da quattro (o cinque) serie di piastrine di metallo incatenate a formare una sorta di frusta.
La domenica si forma la Processione Generale composta dai Misteri dei quattro rioni a cui si aggiungono i disciplinanti ed in particolare i battenti, penitenti che, sempre con saio e cappuccio bianchi, si battono il petto, lasciato in parte scoperto, con la spugnetta fino a provocare il sanginamento. All’interno del gruppo dei battenti vi sono degli inservienti che con vino ad alta gradazione alcolica provvedono a disinfettare o, meglio, risciacquare, di tanto in tanto e a richiesta le spugnette.
Come io ho visto i Riti… Ritratti.
2017